sabato 31 maggio 2014

(not) leaving on a jetplane

tra cinque ore dovrei essere su un volo verso lisbona, ma credo di aver deciso di no. ho deciso di no. la tradizione vuole che ogni anno io perda almeno un aereo, o ci arrivi molto vicina. succede sempre quando sono in crisi con tutto, e di solito arrivo fino all'aeroporto, spesso ad ore di distanza da casa, prima di arrendermi all'evidenza del mio fallimento.

è successo quella volta che dovevo andarmene dalla scozia e si era palesato dopo nove mesi il mio orribile ex, ed avevamo passato il week end a scopare, urlare, e bo, piangere. c'era un sole caldissimo e io perdevo valigie in ogni dove. dopo aver perso il mio volo tornai a casa, e nel mio letto trovai ancora il mio orribile ex. facemmo quindi sesso per l'ultimissima volta, e mi piace ricordare che l'unica a venire fui io. perdonatemi il mio crudo linguaggio sessuale, ma in realtà ho la luna in scorpione e la mia vita emozionale va cosi'.

è successo quella volta che era il compleanno di mio fratello e dovevo andare in nuova zelanda. il suo coinquilino britannico graphic designer stronzo mi aveva detto merda perchè avevo portato a casa l'anarchico italoaustraliano fidanzato, con il quale ci eravamo fatti giusto due coccole semi adultere. ero tornata a casa dall'aereoporto nel cuore della notte, e mi ero infilata in un letto occupato dalla cugina della mia amica lucy. il giorno dopo avevo preso la mia roba ed ero andata a stare dalla mia amica lauren, che conoscevo appena. quei dieci giorni di crisi e caldo australiano misero un cemento di disagio sotto la nostra amicizia.

stanotte dovrei raggiungere il resto della mia famiglia in portogallo, ma sono stanca, stanchissima, non ho fatto mezza valigia, dovrei pulire casa, ho passato la giornata con questa tipa per la quale ho tipo una cotta potente e bo, crisi esistenziale a palla. ho pianto disperata sulla strada verso casa, e adesso sto quasi meglio. anche se la mia vita sta andando a rotoli, sto perdendo il controllo, mi sento sola da troppo tempo, mi mancano i miei ma non ce la faccio, questa volta non ce la faccio.

la global elite del disagio si riconosce anche dai biglietti scaduti. 

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