domenica 28 giugno 2009

si può fare

io non avevo mica previsto di finire così, al sesto piano di un casermone di città del vento, in una stanza enorme e polverosa, con un'unica finestra che si affaccia su una gru.
un gru, dio santo, io non vedevo nessuna gru nel mio futuro, e invece.
non avevo mica pensato che mi sarei ritrovata così, con un malloppo incomprensibile di appunti di economia da imparare in due ore, una serie oserei dire imponente di esperienze bizzarre accumulate nel giro di sei mesi scarsi e altre persino meno realistiche che mi aspettano tra pochi giorni.
ah, si, vado in islanda.
islanda, quella strana isola ghiacciata, quella dei geyser e di bjork.
cosa vado a fare in islanda? volontariato.
si, ma perchè? perchè volevo fare volontariato, mi piace l'islanda, mi piace il progetto, mi hanno preso e quindi vado.
si, ma gli esami? gli esami già prima non mi stavano simpatici, adesso vabbè, se proprio devo li porto a settembre, tanto cinque li ho già dati, uno lo dovrei riuscire a dare, e gli altri due oggettivamente era chiaro fin dall'inizio che non facevano per me.
si, ma l'anno prossimo che fai allora?
bo, vediamo se mentre sono in islanda mi si purificano le idee, che in questo paese non riesco a pensare.
ma quindi, come va?
no dai, va bene così, sto provando a tentoni di trovare non dico la mia strada, ma almeno un percorso, un sentiero, un qualcosa a cui aggrapparmi.
però, sai, credo che alla fine ci riuscirò a trovarlo.
magari sarà un luogo, magari un ragazzo, o una ragazza, oppure un libro o un film o un negozio.
anche se credo che lo troverò dentro di me, diventerò pian piano quello che era destino che diventassi, è già da un annetto che mi muovo in questa direzione, forse da una vita, ora che ci penso.
cosa voglio? al momento, voglio vivere.
non m'importa di laurearmi in fretta, di innamorarmi in fretta, di fare questo o quello o di non farlo perchè non è il caso.
per il momento, fino a settembre mica per sempre, voglio fare finta che sia tutto possibile.
voglio tenere presente che ho vent'anni, anzi, nemmeno, e che passare l'esame non influirà direttamente sul mio futuro, o forse si, ma se alla fine il mondo finisce nel 2012 non credo che mi dispiacerà essere indietro con l'uni.
miss g. confusa e non dico felice, ma serena si

venerdì 5 giugno 2009

le dieci cose che odio di me

Ebbene, oggi mi trovavo in compagnia di tre vecchie compagne di scuola, una amica da sempre, una di più recente data e una mai davvero passata allo status amicale.
proprio quest'ultima mi ha posto ad un certo punto una domanda di quelle che fanno riflettere "ma tu che dici che la vita fa schifo, mi sapresti dare dieci punti a sostegno della tua tesi".
sul momento sono rimasta interdetta e l'ho mentalmente mandata a quel paese, poi mentre camminavo per casa mi è venuto in mente che forse sarebbe il caso di individuarle, queste dieci cause del mio recente umore non proprio positivo.
e allora...
1-ovviamente, la cosa che più mi manda in depressione è che quanto di più simile ad una relazione amorosa che io abbia saputo concretizzare negli ultimi sei mesi è stato uno scambio, inconcludente e a tratti pure angosciante, di parole e fluidi corporei con un giovane uomo che abita a circa cinque ore da dove mi trovo in questo momento, ovvero sette e mezzo da dove mi trovo solitamente. un disastro, lasciatemelo dire, un disastro.
2-passiamo allora alla voce amicizia, che in teoria dovrebbe essere quell'appiglio a cui aggrapparsi nei momenti no no no (detto alla amy winehouse, ovviamente): le mie amiche esistono, e spesso e volentieri bussano alla mia porta o io busso alla loro, ma queste persone sono sempre le stesse da epoche davvero remote, e per quanto sia gradevole l'idea di avere delle persone che ti conoscono davvero e sono da te davvero conosciute, e altrettanto vero che le mie amicizie si basano troppo spesso sul fantasma di amicizie passate, sono prive di progettualità e, ahimè, sono decisamente svuotate di contenuti.
3-i miei genitori, mio fratello eccetera eccetera...non serve aggiungere altro. un disastro.
4-l'estate...l'anno scorso è stata assai gradevole e secondo la nostra vecchia amica teoria del pendolo, quest'anno sarà un disastro.
5-ho già accennato al fatto che l'università mi fa schifo? che prendo gli stessi voti di chi al liceo aveva sempre una media di tredici debiti a maggio? che non ho voglia di studiare? che questo paese mi toglie ogni stimolo? che a questo punto avrei molta voglia di andare a vivere nella città del ragazzo del punto 1? casino, gran casino.
6-ho quasi vent'anni, la mia povera isola è sconvolta da un numero altissimo di feste, è venerdi' sera, e sono a letto al computer. bene.
7-la mia camera è coperta da una stratificazione di detriti manco fosse una dorsale oceanica.
8-domani dovrò volantinare per almeno due ore, e così anche domenica. e martedì e giovedì dovrò passarli in un'androne di un antico palazzo a fare la babysitter a sei stupide filmati clichè di un improbabile regista inglese.
9-c'è la crisi.
10-c'è berlusconi in tv.

ecco, direi che la mia tesi è spalleggiate da solide e incontrovertibili constatazioni.
ora vado a piangere sotto il cuscino.
buona notte
miss g.