venerdì 2 dicembre 2016

life with collapsing buildings

sta finendo anche questo 2016, per fortuna o purtroppo, per chi di noi ha molto timore per gli anni a venire. se il 2016 è stato cosi' terribile, cosa diamine ci aspetta nel 2017? e per il 2020, come la mettiamo?

io per me in realtà a volta penso di essermela vissuto decentemente, quasi, quest'ultimo anno. ma forse dico cosi' solo perchè i miei standard si erano già abbassati precipitosamente negli anni precedenti. dal 2009 in poi per è stato tutto un grandissimo lol. almeno nel 2016 le cose si sono un pò smosse: ho lavorato parecchio, anche se il mio capo mi ha fatto venire l'orticaria e alla fine me ne sono andata. ho una casa che mi piace con la mia migliore amica del luogo, anche se ella presto emigrerà in bulgaria dal suo amore e io rimarrò con una casa mia da gestire, con una vita in un paese straniero sempre piu' vuoto di facce amiche.

ho persino limonato, obbiettivo minuscolo che però non veniva raggiunto da anni. quasi tre anni. e infatti adesso che le cose sono un pochino difficoltose tra me e lo scozzese, mi è salito un panico e un'ansia di vivere che solo gente presa bene come la sottoscritta.

sono sempre io quella che supplica in amore. anzi no, c'è stato uno, molti anni fa, che ci teneva piu' quanto ci tenevo io, ma cmq pochetto. l'unico che io abbia mai scaricato, piu' o meno, e solo perchè ne avevo trovato un altro. ha detto lo scozzese che non si era mai trovato il coltello dalla parte del manico, e la cosa buffa è che all'inizio ce l'avevo io, ma gliel'ho poi gentilmente porto. perchè io sono fatta cosi', preferisco soffrire, preferisco umiliarmi, persino con i casi umani che mai nella vita si sarebbero sognati di poter infierire liberamente su una giovane e prestante donna.

che palle, se solo mio padre si facesse vivo ogni tanto, forse non avrei queste carenze d'affetto miste all'autostima di una gomma da masticare usata. e invece egli non si fa mai vivo, e io continuo ad abbassare i miei standard. 

mercoledì 16 novembre 2016

life with very unstable buildings

alla fine è successo che ho limonato, per la prima volta dal 2014 (gennaio/febbraio 2014, mica dicembre), col mio compagno di corso che sembra un orso hipster, e chi sono io per resistere a questa tipologia di essere umano. ovviamente il disagio abbonda, e dopo due sedute di limoni che manco una coppia di missionari mormoni in libera uscita, abbia già i probblemi.

cioè, i probblemi ce li avevamo anche prima dei limoni, in quanto esseri umani complessi e danneggiati. però ecco, è risaputo che quando due persone coi probblemi limonano, l'unione delle loro salive moltiplica i loro problemi, creandone addirittura di nuovi.

ad esempio un problema è che orso a 28 anni e una lunga serie di mesi è ancora vergine, cosa che ho scoperto quando già eravamo parzialmente svestiti nel mio letto. ovviamente questa notizia mi ha scosso, anche se esistono articoli di vice sull'argomento. ovviamente non mi preoccupa tanto la verginità, che del resto è un costrutto sociale poco valido e molto opprimente, ma le cause di questa sua situazione.

la mia situazione è la seguente: sono in sindrome premestruale spinta, sono a casa da sola perchè la mia coinquilina bff è dal moroso in bulgaria, donald trump è il nuovo presidente degli stati uniti d'america, sto facendo un master collasso ecologico che ogni giorno mi causa ansia e depressione nei contenuti oltre che nello svolgimento. quindi boh, volevo almeno un pò di ammore a riscaldare questo ennesimo freddo inverno scozzese. e magari ci sarà, un pò di ammore, che nel 2016 può succedere di tutto, persino questo.

ma al momento ho sentimenti confusi e contrastanti, forti voglie che sfociano in quelle ossessioni tipiche della stagione dello scorpione, e boh, ormoni in libero circolo parecchio incazzati col mondo.

vado a leggere un articolo su come prendere la verginità di un uomo adulto, lasciate in mia memria non fiori ma donazioni a planned parenthood. 

martedì 25 ottobre 2016

life without buildings

mi tocca aggiornare il blog perchè è successa un'altra cosa assurda legata al mio ex morto a marzo: la sua vedova è incinta di tipo cinque mesi, col di lui postumo figlio. l'ho scoperto per caso su facebook, ma me l'aspettavo quindi pace. la verità è che non me ne frega piu' niente, non mi riguarda piu' per niente, spero solo che sia femmina e uguale identica alla mamma, o allo zio o al cugino o alla portinaia. però mo basta, che essi si vivano le proprie vite/morti assurde e mi lascino stare.

sto andando da una nuova psicologa, in un centro che si occupa di terapia di coppia. io ovviamente ci vado da sola, o meglio coi miei fantasmi. l'ironia della situazione non mi sfugge, ma costa cinque sterline che è il prezzo di una birra biologica, e per la mia salute mentale questo ed altro.

c'è un nuovo uomo dell'ariete, perchè ormai sono tutti dell'ariete. la situazione è alle fasi molto ma molto iniziali quindi ci tengo a portarmi sfiga da sola annunciandola ai quattro venti. ho già detto che se mi capiterà mai piu' di limonare dovrò organizzare come minimo una conferenza stampa. magari per quella data avranno già inventato il collegamento telepatico a internet, che si fa prima.

nelle mie condizioni non posso rendere l'idea di quale sforzo assurdo sia mantenere la calma in qualsiasi situazione in cui si crei un minimo di intimità emotiva. prima di tutto mi colpiscono degli sbalzi d'umori da paura. poi mi faccio delle pare da paura. e infine ammorbo tutti i miei conoscenti con i miei racconti emozionanti di chat su facebook e biciclettate che forse profumano d'amore, forse di procioni morti al ciglio della strada.

per curare l'ansia e il male di vivere mi sono ossessionata con lo skateboarding: non è nemmeno la prima volta che mi prendo bene con le tavole, ma questo giro sto andando allo skatepark tutti i giorni e boh, è un ossessione ma rob breszny dice che magari le ossessioni non vengono tutte per nuocere.

nel frattempo comprerei volentieri un mezzo di grammo di chill, che seriamente ce ne sarebbe bisogno. 

lunedì 26 settembre 2016

we sink

oggi sarebbe stato il compleanno numero trentacinque di un certo qualcuno che è morto sei mesi fa. non che ci tenga particolarmente a ricordare certe ricorrenze, ma sono a casa da sola con l'influenza, mi sono svegliata alle sei per andare al master e domani uguale. sono fragile e il mio corpo è fragile e sono tornata ieri sera da una breve visita a casa, di quelle che poi me ne pento perchè appunto sono fragile.

so solo che cinque anni fa a quest'ora ero ancora strafatta di funghetti allucinogeni, ed ero pure incazzata nera con quello che è morto a marzo e quel giorno compiva trent'anni e mica lo sapeva che sarebbe morto a marzo, lui cantava i weezer ubriaco e io pensavo che schifo.

visto che appunto ho appena cominciato un master che se non mi spezzo prima dovrebbe durare un anno, ho deciso che mi sono rotta le palle di vivere qui in scozia, che piove sempre e non ho piu' amici, e se non devo avere amici e non devo avere un lavoro e non devo nemmanco mai limonare allora tanto farlo in un paese meglio. voglio tornare a casa, ma la mia casa in effetti dov'è.

questa casa da dove scrivo in teoria è mia e solo mia, posso riempirla di gatti e dipingere le pareti di nero.

vabbè mi sono anche rotta di descrivere la mia miseria del momento e sto ascoltando un live dei chvrches che fa schifo al cazzo, ed essendo anche loro prodotto di questa città la cosa mi irrita. 

domenica 4 settembre 2016

i thought i was an alien

l'estate sta finendo, ho fatto il bagno nell'acqua gelida della scozia per la prima volta perchè c'era un pò di sole e mia madre in visita dall'italia. settembre era il mio mese preferito quando ero giovane e credevo nelle cose buone che possono succedere anche d'inverno, e anche quando ero bambina e d'estate a una certa mi rompevo le palle della solitudine e della noia. adesso come adesso non mi sta dispiacendo per niente: ho mollato il lavoro, mi hanno presa a un master che volevo fare da tempo, mi hanno pure dato la borsa di studio quindi lo faccio gratis.

ho comprato l'erba per la prima volta in vita mia, e ho iniziato a fumarla con la mia coinquilina bff, oppure da sola la domenica sera (tipo adesso). mi ero ripromessa che lo avrei fatto se l'insonnia da stress fosse tornata, e lei ovviamente è tornata. lo sapevo che prima poi sarei diventata una stoner, ed è finalmente successo.

ieri sera sono andata a ballare con i miei futuri ex colleghi, quelli simpa che non vedo mai. abbiamo bevuto come delle merde perchè l'unico maschio della cumpa è un tipico scozzese. ho una mezza cotta per lui, ma forse perchè è l'unico maschio che frequento con una certa regolarità. poi abbiamo passato intere giornate insieme a insegnare ai bambini tutto sulle api, e ad ascoltare i talking heads in macchina, quindi si, ovvio, la mezza cotta ci sta tutta, ma tanto non farò niente al riguardo perchè boh, non credo ne valga la pena? sono ancora presa male dalla vita? beve troppo ed è un ariete?

agosto è stato un mese molto fico, ho visto la mia vecchia amica australiana e il suo nuovo amore che le ho presentato io quando eravamo giovani e credevamo nelle cose belle che possono succedere anche a berlino. ho visto il mio cane e ho mangiato alla sagra di santa marta e sono andata in spiaggia e al primo compleanno della prima figlia di un'amica d'infanzia. c'era anche mio fratello e sono andata in montagna e poi di nuovo al mare e mi ha punto una medusa e ovviamente alla fine ero piu' stanca di prima. quindi poi ho mollato il lavoro e sono andata a londra con la bicicletta a trovare un'altra vecchia amica e abbiamo mangiato, bevuto, pedalato un casino e guardato il tramonto da vari parchi della città.

tutto sommato il 2016 sta facendo quello che può, per essere l'anno dei drammoni con me si sta comportando abbastanza bene. certo, vorrei decisamente rompere il celibato prima di arrivare ai tre anni di clausura, ma se non è quest'anno è il prossimo (anche perchè ho iniziato a informarmi sui surrogati, no joke).

non lo so mica se iniziare a farmi le canne a quasi trent'anni sia poi questa grande idea, lols.

sabato 9 luglio 2016

summertime sadness

sono passati i soliti mesi, la primavera grazie al cielo è finita, ed è iniziata un'altra estate gelida e nuvolosa qui al nord del vallo di adriano. ho lasciato la stanzetta in affitto e ho fatto una cosa che dovevo fare da anni: ho comprato una casa. con dei soldi che non sono sicura da dove vengono, probabilmente sempre quelli del bisnonno salvatore. una casa che mi era stata promessa quando è morta mia nonna e mio fratello ha ereditato l'appartamento al mare dei bisnonni. adesso quindi possiedo una casa. affitto una stanza alla mia migliore amica del momento, con risultati a volte ambivalenti ma per lo piu' positivi.

per il resto non molto è cambiato dal giorno del funerale (aka il momento piu' infimo del 2016, quello del 2015 è stato quando mio fratello mi ha dato un pugno in faccia). ho smesso di piangere ogni giorno, e adesso piango ogni tanto, a caso, come al solito. ho smesso di pensare a coso in maniera compulsiva, e adesso ci penso ogni tanto, a caso, come al solito.

ho ancora il mio lavoretto, anche se adesso sono piu' vicina alla fine che all'inizio. quanto vicina non lo so, ma spero parecchio. sogno l'estate calda e una vita punk californiana fatta di festini sul tetto e skateboardate con gli amici. vivo l'estate fretta e una vita deprimente scozzese fatta di sabato sera sul divano a guardare girls mentre i miei amici chissà dove sono, chissà cosa fanno.

sento sempre piu' forte il desiderio di mandare affanculo questo mio tentativo di vivere una vita regolare e rispettabile. il prossimo passo è quindi provare finalmente una gioia a caso, per poi ritornare a una condizione meno rispettabile e matura ma piu' felice, che cosi' non si può andare avanti.

però devo dire che la donna del cancro che c'è in me se la gode parecchio ad avere una casa di proprietà, anche se questo mi rende una persona probabilmente peggiore per via della storia del privilegio poco condivisibile.

amen.

domenica 10 aprile 2016

the gardener

il funerale quando ne parlo continuo a chiamarlo matrimonio. c'erano foto che non riuscivo a guardare, e c'era aria che non riuscivo a respirare, c'era anche musica che mi rimbombava dentro come una specie di tortura. c'era tua moglie vestita come il giorno del matrimonio, ho intravisto le foto su facebook anche se non le volevo vedere. c'erano i vecchi coinquilini di kersland street, riuniti per la prima e probabilmente ultima volta. c'erano i tuoi fratelli e le tue sorelle. c'era la stessa pretessa fricchettona che ti ha sposato, che ha parlato della tua vita e della tua storia d'amore e ha citato il 2011 come l'anno in cui hai conosciuto tua moglie. la tua vedova.

ma il 2011 era l'anno in cui stavamo insieme noi due, e quelle festa me la ricordo perchè ho bevuto troppo gin tonic e abbiamo scopato in bagno. e la mia migliore amica è finita a letto con uno dei coinquilini e ha perso le mutande in camera sua.

tutta questa storia è diventata reale nel minuto in cui ho visto le lapidi del cimitero. ho capito che anche tu adesso sei una lapide, e non ci ho capito piu' niente. stavo ascoltando shake it off, ma la mia mente stava già volando da qualche altra parte. avevo addosso la tua giacca di velluto, quella che non volevi piu', e all'improvviso pesava quintali e la sentivo troppo vicina alla mia pelle.

sono scappata dalla stanza nel mezzo di una canzone su un barbone e la sua sposa. ho singhiozzato rumorosamente, e se dall'alto guardavi magari ti sei fatto due risate, o ci sei rimasto male, o non esiste nessun alto da cui guardare, o eri troppo occupato a guardare tua moglie. la tua vedova.

sono passate due settimane, tre dalla tua morte, al lavoro mi fanno storie e adesso ovviamente mi è venuta un'influenza da stress. continuo a piangere a casaccio, prima di dormire, appena sveglia, quando una canzone parla vagamente d'amore, quando qualcosa mi ricorda di te.

non ha alcun senso tutto questo, sono passati anni. adesso che sei morto non ha senso odiarti, non ha senso amarti, non ha senso provare sentimenti ambivalenti nei tuoi confronti, scrivere blog sul tuo funerale. non ha nemmeno senso che dopo di te non ci sia stato nessuno, anche perchè qualcuno c'e pure stato, ma solo gente depressa dei gemelli, che sarebbe stato meglio di no.

il mio nuovo mantra è: questa è solo una cosa che è successa, che non cambia il passato, nè il presente, nè il futuro. il mio ex mezzo matto si è ammalato, si è sposato, e poi è morto. io sono andata in australia, sono tornata in italia, sono tornata in scozia, poi di nuovo in italia, poi di nuovo in scozia. io ho un lavoretto, una stanzetta, vari amici e amiche, un iphone con installato tinder e una minuta collezione di sex toys. è il 2016, a luglio compio 27 anni, e tu sei morto da tre settimane.

l'ultima volta che ti ho visto era in treno, e tu stavi andando a fare la pace con la tua fidanzata. avevi cicatrici sulla testa e pezzi di cibo sulla bocca. stavo andando a prendere una nuova vecchia bici e abbiamo parlato delle mie varie biciclette. ne ho presa un'altra la settimana scorsa, quella non la voglio piu', e cmq ha una ruota bucata.

anche io ho una ruota bucata, ma ci sono varie cose che posso fare per ripararla, e il tempo cura ogni ferita, e curerà anche questa. curerà anche questa. curerà anche questa.