venerdì 28 gennaio 2011

the great salt lake

quindi in una settimana ho finito una confezione famiglia di the biologico green balance e ho iniziato a fare yoga e sono andata a nuotare due volte come ho sempre fatto da quel venerdi' mattina di novembre.
mia madre su skype mi ha mostrato le cucciole che quando tornerò dall'estero saranno cagnette teen ager in piena crisi ormonale e non si lascieranno piu' coccolare o lanciare in aria ma vorranno correre in tondo abbaiando mentre io mi metto le mani sui capelli e maledico il regno animale nella sua totalità (ma magari non assomiglieranno alla loro mamma e saranno sagge e facilmente gestibili )(decisamente improbabile).

oggi cambio casa, come mi ero ripromessa di fare. vado a vivere in via del parco, sopra un pub molto tipico a pochi passi da un alimentari palestinese altrettanto tipico. i miei futuri coinquilini sono una ragazza inglese di quelle coi capelli rossi che studiano fotografia alla school of art e probabilmente possiedono una casa di campagna nello yorkshire e un ragazzo scozzese di quelli col ciuffo alla morrissey circa 1982. hanno due gattine adolescenti e amano appendere piante di edera nella loro adorabile cucina.
ora devo solo convinvermi di essere cool enough per diventare loro amica e non rovinare tutto come mio solito.
è che la gente cool mi mette ansia, mi si impappina la personalità e blatero cazzate senza senso per poi chiudermi in camera a piangere maledicendo il mio mercurio in cancro.

dovrò proibire all'irlandese di varcare la mia nuova soglia con indosso le clarks ortopediche antisesso col velcro che mi ricordano mio nonno il che non è bene.

quindi ho ventuno anni e mezzo, ho vissuto in quattro paesi del mondo e ne ho visitati quattordici solo negli ultimi dodici mesi, le mie prospettive lavorative non vanno molto oltre una carriera nel mommyblogging, vado a un paio di concerti alla settimana, o forse mi riprometto di andarci ma poi ho sonno o freddo o fame o i capelli sporchi. ho un moroso che a settembre compie trentanni ma credo sia solo una fase e quando risolverò il mio complesso di elettra tutto andrà a posto.

poi oggi c'è il solo, presto avrò un salotto dipinto di rosso e una vasca da bagno agibile e stasera vado a vedere jeffrey lewis e credo proprio di essere contenta anche se so che non durerà ma me ne occuperò quando va tutto a rotoli.


sig.na g.

venerdì 14 gennaio 2011

warsan shire

le persone di cui mi circondo, con cui faccio amicizia, sono fragili e amano leggere, solitamente. il loro primo bacio non è quasi mai un bel ricordo, la prima volta che hanno fatto l'amore era con la persona sbagliata, oppure al momento sbagliato. alcuni di loro hanno fatto troppo, altri troppo poco. nessuno ha fatto esattamento quello che andava fatto, quando andava fatto. non so se queste persone siano piu' intelligenti di tutti gli altri, di quelli che prendevano i voti migliori senza studiare e poi si siedevano in ultima fila a scrivere sms a gente conosciuta in chat. i miei amici non scrivono poesie, non hanno blog di successo, a volte disegnano, ma mai quanto vorrebberro. sappiamo bene cosa non vogliamo essere, ma a volte ci illudiamo che siano le scarpe che indossiamo a fare la differenza.

non so bene cosa ne sarà di noi, se un giorno faremo aereoplani di carta delle nostre lauree ottenute se tutto bene quattro anni dopo le regazze dell'ultimo banco. se un giorno parleremo dei nostri fidanzati con la luce negli occhi, senza alzare le spalle fissando l'orizzonte.

non abbiamo mai imparato a suonare la chitarra, ci è sempre mancata quella cosa che forse è semplice fiducia in se stessi e nelle proprie capacità, abbiamo imparato troppo presto l'arte del sarcasmo come scusa per non uscire il sabato sera.

il sesso e la droga non potranno mai sostituire il rock and roll.