domenica 18 marzo 2012

non sono immaginaria

tu che hai deciso per qualche motivo, probabilmente legato al fatto che il tuo compleanno cade tra la nefasta fine di ottobre e lo squallido inzio di novembre, che io per te non esisto, dovresti vedere le pareti di questa camera, decorate con illustazioni, poster, mappe vintage e fotografie analogiche, per capire che io non solo esisto eccome, ma sono anche una persona fichissima.

dovresti vedere i maglioni di mio padre e quelli di mia madre e il modo in cui io li utilizzo quotidianamente per creare outfit dal sapore nostalgico e moderno al tempo stesso. il fatto che io abbia una madre e un padre e questi maglioni che indicano un certo gusto nel vestire chiaramente ereditario, è una prova del fatto che io esisto.

dovresti osservarmi la mattina, quando esco di casa e libero la mia bicicletta a scatto fisso verde acido dal suo cancello di ottone. ha le maniglie rosse come la sua catena, e il sedile è di quella marca inglese che fa i sedili piu' fichi del mondo, li avrai visti anche tu li a londra dove stai. questa bicicletta me l'ha regalata mio padre per il mio ventiduesimo compleanno. c'eri anche tu quando ne ho compiuti venti, di anni. esistevo allora in quel posto fichissimo ed esisto anche adesso, in questo posto molto diverso ma, almeno a mio avviso, altrettanto fico.

dovresti fare finta di seguire con me la lezione di letteratura inglese e vedere come disegno invece di prendere appunti e poi, in fondo anche tu sei un segno d'acqua, dovresti venire con me in piscina. ci siamo già stati in piscina insieme, ma da quella volta io mi sono allenata, sai, e ora nuoto piu' veloce e piu' a lungo e il costume che uso una volta era di mia madre, che mi ha comprato questi occhialini rosa che si intonano alla cuffia. la marca italiana delle mie cose da nuoto denota la mia esotica provenienza ed è anch'essa prova inconfutabile della mia esistenza.

dovresti rimontare in bicicletta con me e ammirare come preparo un pranzo veloce e nutriente, con ingrediente freschi e dove posso, biologici. il mio corpo ha bisogno di cibo, in quantità, perchè, come ormai avrai capito, io esisto.

tu che hai deciso che per te non esisto, dovresti conoscere le persone per le quali io decisamente esisto. mia madre l'hai conosciuta ma ti manca il cane di nome papaya e anche se una volta hai detto che non ti piacciono gli animali giovani, non sai cosa ti perdi. ti manca la mia amica g. per la quale ti prenderesti probabilmente una cotta e la mia amica m. che direbbe che sei molto carino. ti manca il mio terapista che forse è gay e ti manca il tizio che al mercato, ogni due settimane, mi vende i frutti di bosco surgelati e, ricordandosi di me, mi chiede come va.

per lui, io esisto. e anche per il verduraio e per i miei amici ambientalisti e per le mie coinquiline architette e persino per i miei ex fidanzati che mi rispondono alle mail con settimane di ritardo, quando la sindrome premestruale mi è ormai passata e non mi ricordo nemmeno della loro esistenza.

anche se non ci sentiamo mai, nemmeno su skype, credo di esistere per tutte quelle persone che ho un tempo definito amiche, sei solo tu che mi ha proprio cancellato, come in una canzone triste o in un libro che leggi a dodici anni e pensi "se questo è quello che mi aspetta al di là del liceo, quasi quasi rimango alle medie per sempre, dove nessuno mi vuole baciare ma almeno ho solo dodici anni e loro sono solo dei ragazzetti di periferia, non dei giovani uomini simili in tutto e per tutto ai giovani uomini dei libri e delle canzoni, che un giorno si innamoreranno di certo di me, e mai e poi mai mi cancellaranno dalla loro vita senza mai darmi soddisfazione alcuna e anzi instillando nella mia fragile mente lo stupido dubbio che forse hanno ragione loro, forse io non esisto".