venerdì 20 giugno 2014

quando sono premestruale, a de gregori fischiano le orecchie

è venerdi' sera, quindi io giustamente sto ascoltando la stessa canzone di de gregori da due ore. la stessa canzone che cantavo in bicicletta mentre tornavo a casa con i feels in spalla.

però se tornerai da queste parti, riportami i tuoi occhi e il mio fucile.

due giorni fa faceva caldissimo e io quindi ho passato un'ora della mia vita, per la modica cifra fi cinquanta sterline, nel salotto di un'astrologa professionista, che non mi ha spiegato niente di nuovo ma me l'ha spiegato bene.

ho saturno contro dall'ottobre del 2011.

io non ti invidio niente, non ho niente di speciale.

il mio orribile ex, che ho iniziato a lasciare nell'ottobre del 2011, ha lasciato la sua nuova tipa, la povera susan, in un modo talmente assurdo che neanche in un film di harmony korine con larry clark alla fotografia. storie di chemoterapia, banche del seme, amori segreti.

un pò ci sono rimasta male che non l'ha lasciata perchè ama ancora me. una parte di me, quella che non sta tanto bene, pensa che in realtà certo che mi ama, mica ama davvero la sua ex coinqulina che poi è anche amica mia e che non c'entra nulla poverina. come se l'amore di uno preso cosi' bene fosse una cosa da contendersi in un duello di mezzanotte. anche no.

la cosa non mi riguarda. eppure bo, mi riguarda. anche se grazie al cielo non mi riguarda. seppur riguardandomi, alla lontana, di striscio, di sbieco, cristo santo.

ma io non lo sapevo, che era una partita. posso dartela vinta e tenermi la mia vita.

è solo che sono premestruale, in un periodo strano, con la la gola che brucia, e non c'è niente da capire. 

martedì 17 giugno 2014

the mother we share.

sono tornata in scozia giusto oggi pomeriggio, e faceva caldo proprio come in italia. fa caldo anche adesso, in questo salotto che fino a cinque minuti fa condividevo con il mio coinquilino preso male, nell'oscurità completa. mi è tornato il mal di pancia, forse è l'acqua o il cibo, piu' probabilmente l'ansia.

in italia ho dormito profondamente per sette notti di fila, come non succedeva dall'inizio della primavera. ogni tanto mi svegliavo per bere un bicchier d'acqua, ma di solito la presenza del cane giallo nel mio letto mi era sufficiente.

ho salutato la mia amica g., quella dei tempi bui dei primi due anni scozzesi, che se ne va in america dal fidanzato poeta del nebraska.

ho salutato il mio amico d., quello dei tempi bui dei primi due anni scozzesi, che se ne va in canada a diventare un esperto mondiale di arte contemporanea indigena.

entrambe le amicizie mi costano un pò fatica, poichè questi miei amici sono essere delicati, segni mutabili raffinati e intellettuali. il mio lato rozzo e qualunquista con loro si sente a disagio, come un elefante in un negozio di cristalli. non credo di aver rotto niente nemmeno stavolta.

in compenso mi sono ammalata, e anche adesso non sto benissimo. ma forse è l'ansia.

sono in scozia ma non so perchè. domenica arriva lauren la mia migliore amica australiana, che capisce il mio lato rozzo e qualunquista ma non quello intellettuale e raffinato. lunedi' arrivano i miei genitori, che mentre ero a casa loro mi hanno svegliato ogni singola mattina con le loro urla immotivate.

mercoledi' è un anno che sono tornata dall'australia. giovedi' mi laureo in letteratura inglese.

non ho la minima voglia di diventare adulta, e anche se volessi non saprei da dove iniziare.

tra meno di un mese compio venticinque anni.

non so dove andare, cosa fare, come fare. ma in qualche modo sopravviverò anche a questa. però cazzo.