venerdì 27 febbraio 2015

phenomenal woman

sono tornata dalla scozia da dieci giorni, e tra cinque ci torno.
ho fatto due domande di lavoro, e ho comprato un biglietto. cosi', dando retta all'oroscopo e a qualche vaga sensazione tra l'esofago e la cistifellea.

ho pulito la vespa di mio padre mentre lui dormiva. era sporca di quello sporco di quando qualcuno non ti tocca per anni, e tu rimani in un garage all'aperto. ora è meno sporca.

mi sveglio stanca, e vado a letto stanca. per essere un'anarcofemminista punk hardcore diy faccio un sacco di shopping in boutique di un certo livello. tutto in saldo, tutto con la mamma.

il mio musico pop punk preferito ha usato una mia foto su instagram come sfondo su facebook. alla fine di questa settimana, una gioia mi serviva davvero. mi piace credere che abbia capito cosa significa, quel suo adesivo attaccato a un contatore davanti alla fermata delle zattere. con la giudecca tremolante sullo sfondo, una barca bianche che si avvicina a due figure su un pontile.

sto leggendo un libro che avrei potuto molto facilmente scrivere io, e non è che sia scritto molto bene. forse potrei fare di meglio, ma probabilmente no. potrei fare uguale.

ma non farò niente perchè non faccio mai niente, e anche quando faccio qualcosa poi mi ci vogliono sei mesi minimo per riprendermi dallo sforzo. sarebbe bello essere capricorno, ascendente ariete.

l'incertezza mi spreme ogni energia che dovrei accumulare facendo assolutamente nulla.
il tempo passa troppo veloce, e io devo ancora capire cos'è successo nella primavera del 2011, non credo che arriverò mai al 2015, di questo passo.


ho cercato di essere simmetrica, ma alla fine i miei luridi pensieri sono piu' che altro a forma di shangai. 

mercoledì 18 febbraio 2015

the dispossessed e altre storie prese benissimo

i viaggietti sono andati, la cosa che avevo in ballo non è andata, ma alla fine già lo sapevo, e va bene cosi. sono quindi tornata ieri a casa dei miei, il mio cane di nome papaya emana un odore di pattumiera molto forte, il carnevale è finalmente finito, e io sto come di luna nuova i cancri premestruali.

viaggetto numero uno era verso lisbona, dove mio fratello fricchettone studia medicina cinese vivendo con un mucchio di portoghesi coi dreadlock.

viaggetto numero due era verso la scozia, dove sono stata giustamente accolta dalle mie orde di fans adoranti. quella strana cosa di tornare nella città dell'università da post grad è a quanto pare tema di molti film sul disagio tardo giovanile, e non a caso.

ho visto i gruppi pop punk con i quali sono ossessionata da mesi dal vivo, e alla fine li ho anche conosciuti tutti e abbiamo bevuto insieme perchè adesso sono cool. a 16 non ero cool per niente, però mi ossessionavo per mesi con le band e qualche volta ci bevevo insieme anche allora. è un modo come un alto di sublimare la mancanza di sesso e amore romantico eteronormativo e patriarcale nella mia vita.

la verità è che mi piace un casino tornare in scozia ora che non ho lo stress dell'università. mi piace perchè la conosco e lei conosce me, anche se poi mi emoziono troppo e passo dalla felicità travolgente all'angoscia della solitudine in circa mezz'ora.

melbourne mi chiama, ma non ho fretta.

non so assolutamente cosa voglio fare della mia vita, che poi ovviamente è una bugia.
le cose che voglio fare devo alzarmi e andare a farle, senza angosciarmi troppo se non rientro negli schemi, o se nulla è sicuro. perchè a questo punto ho quasi 30 anni, e non sono mai rientrata negli schemi per piu' di dieci minuti, e nulla è mai stato sicuro per una questione prettamente sistematica e ontologica.

c'ho le cose in tumulto dentro, e non mi piace troppo questa sensazione, anche se è da un pò che va avanti senza creare troppi danni, quindi forse dovrei solo fidarmi del tumulto. anche se in passato le cose sono poi esplose male, non è detto che succeda di nuovo, o prossimamente.

come dice il mio musicista pop punk preferito (nonchè amico di facebook perchè appunto, ora sono cool).

everything is fucked, nothing is fucked.

forza e coraggio.