mercoledì 6 novembre 2013

blue is the saddest colour

stasera vado al cinema col mio nuovo amico post platonico (e una sua amica, per confermare lo stato del tutto undateble della nostra amicizia, ci fossero mai blurred lines). dopo ore di sesso saffico di dubbia qualità e piani ravvicinati di corpi nudi femminili senza peli o imperfezioni che per carità questo film è già abbastanza radicale senza dover rovinare l'appetito a nessuno, torniamo a casa a bere un the.

nel film adele, che si chiama come la mia bisnonna, s'innamora di emma, che si chiama come la figlia di mia cugina (dettagli importanti che non posso tralasciare). a un certo punto si tradiscono a vicenda e si lasciano. adele va avanti con la sua vita, ma due anni abbondanti dopo non se l'è ancora messa del tutto via.

mi chiede il mio amico post platonico: come fai a non mettertela via dopo due anni? e io rispondo: bè, non è buffo che proprio oggi mi chiedi questo, caro amico post platonico? giusto ieri sera ho rivisto il mio psichoex irlandese alla festa del giardino botanico. il mio pshicoex con il quale non sto insieme da piu' di due anni, dopo un solo, misero (in tutti i sensi) anno di relazione.

sapevo che probabilmente l'avrai visto, e quindi per preparmi psicologicamente l'ho sognato. perchè lo sogno ancora piuttosto regolarmente, e vi basti sapere che di solito non siamo in coda alle poste. quando l'ho visto al di la di un falo', ho pensato uffa, e mi sono concentrata sulle conversazioni che stavo avendo con altri. probabilmente un pò troppo intensamente, ma cosa ci vuoi fare. psichoex a una certa mi ha preso la mano che tenevo dietro la schiena, poco dopo ha detto per scherzo che mi aveva stalkato e sapeva dove abitavo. diciamo che il suo soprannome, psichoex se l'è meritato.

quello che non si è meritato, è un tumore al cervello per il momento a uno stadio molto iniziale, del quale io non voglio sapere niente. mi dispiace per lui, gli auguro il meglio possibile, ma auguro il meglio possibile anche a me, e questi due auguri non sono per niente compatibili.

ora se solo il mio inconscio la smettesse di propormi visioni di corpi irlandesi smilzi e muscolosi al tempo stesso, corpi che probabilmente nel frattempo sono cambiati per il peggio. ora se solo il destino mi dimostrasse che in effeti ce la posso fare, ad avere una relazione sana e genuina con qualcuno che non si dimostri essere psicolabile.

poi magari nel terzo libro della serie anche adele se la mette via, e si rifa una vita con un'altra maestra elementare, o con la madre di un suo allievo, o con chi minchia le pare e piace.

auguro il meglio anche a lei e al suo corpo smilzo e muscoloso e abbronzato e completamente glabro. 

martedì 5 novembre 2013

come in uno scadente libro di nick hornby

Un'altra luna nuova, un'altra sindrome premestruale, che cerco di accellerare a colpi di infusi abortivi (anche se ovviamente non c'è niente da abortire, e probabilmente mai ci sarà).

Mi trovo dall'altra parte del vallo di Adriano da piu' di un mese, ormai, e il rientro è andato piu' o meno come me lo aspettavo. Per qualche settimana non avevo le forze nemmeno di alzarmi dal letto, poi ho comprato tutte le vitamine possibili, ho cominciato a fare yoga e nuoto, e il mio corpo sembra essersi vagamente ripreso. Anche se continuo a funzionare al minimo, e perdere il novanta per cento del mio tempo dietro ad ansie e distrazioni varie, perchè se no non sarebbe la mia vita ma quella di qualcun'altro, qualcuno che ce la fa.

Una luna fa c'era il sole, era sabato e mi sono fatta due nuovi amici, una persona del toro, Irlandese e connessa alla Gente Queer dell'Australia, e un uomo gemelli, connesso alla Gente Italica che Seguo su Twitter. Perchè il mondo e piccolo e la vita è strana, quando la lasci fare.

Seguendo il ciclo lunare come da tradizione, ho dormito nel letto di entrambi, in una casa di campagna nel mezzo del nulla abitata dai soliti anarco hippie poliamorosi e in un appartamento qui vicino, di quelli un pò anonimi che ne hai visti mille uguali nelle tue varie vite precedenti.

Ho dormito male, non ho detto quello che pensavo e mi sono comportata in quel modo ermetico, intenso e del tutto ambivalente che un pò la sigla delle mie relazioni interpersonali. Sotto a un lenzuolo con una stampa della ruota dello zodiaco, in una stanza piena di zines, e sotto a un piumino blu notte in tinta con le tende brutte, in una stanza piena di libri scritti da autori maschi che ho letto o dovrei leggere e senza poster ambientalisti alle pareti. In una notte di luna piena, e in una notte di luna nuova.

Il fatto è che non so cosa ne sarà della mia vita tra un anno, e la cosa mi risulta problematica. Il fatto è che ho bisogno di amici un pò troppo, per non soccombere alle mie voci interiori che inneggiano alla rinuncia. Il fatto è che questa fase transitoria dura da otto anni ormai, o forse ventiquattro, o forse dall'inizio dell'universo.

L'unica certezza che ho è che continuero' a toppare, sempre e comunque. Ma forse un giorno imparerò a toppare meglio.