sabato 1 febbraio 2014

the will to change

poi arrivano le due di notte del due febbraio, e ventinove anni fa la laguna era ghiacciata e nasceva tuo fratello. senza di lui i tuoi genitori non si sarebbero mai messi insieme, e quindi nemmeno tu saresti qui, seduta davanti a un mac nero al tavolo della cucina di una casa scozzese che si affaccia su un canale, come la casa dei tuoi genitori. a volte pensi che sarebbe stato meglio non essere qui, ma poi ti ricordi che ormai è fatta, ormai esisti, e adesso sono cazzi tuoi, adesso ti tocca farne qualcosa, di quest'esistenza. 

la luna nuova in acquario, il segno di tuo fratello e della tua migliore amica delle elementari e delle fumettiste che ami e del tuo coinqulino col cuore infranto, ti ha colpito ed affondato. anzi, ti ha riportato a galla. ti ha fatto invitare gente a cena, ti ha fatto andare al concerto di una tipa che ti piace, ti ha fatto pedalare sotto la pioggia, ti ha fatto parlare con la madre di tre figli, ti ha fatto sentire un pò viva, ti ha fatto un pò paura.

ti ha fatto tornare quella sensazione famigliare che chiamaremo THE CRUSHES, quella voglia di limonare anche i prati, in senso puramente metaforico ma nemmeno tanto. quando se ne vanno pensi sempre che non torneranno mai piu', anche se a volte un limone te lo procurano davvero. poi ti ritrovi in una stanza buia a pensare "omg they are so cute" e a commuoverti per il modo in cui un tizio parla delle carote arcobaleno (true story). 

ti sei infilata nel letto della tua unica amica scozzese, che essendo fricchettona non ti ha rimproverato perchè i tuoi vestiti non erano puliti. come te anche lei ama l'odore delle persone, quello vero, non quello che ti vendono in bottiglia. avete letto bell hooks ad alta voce, un paragrafo a testa, pensando agli uomini che avete amato e ancora amate, quelli che non siete riuscite ad amare, a curare, a salvare. quelli con cui non riuscite a comunicare. avete parlato dei vostri padri, dei figli che forse non metterete mai al mondo.

ho pensato a mio fratello, al fatto che gli voglio bene, e che mi sento responsabile della sua educazione sentimentale, al fatto che mi dispiace da morire per la sua infanzia, per quello che gli ha fatto mio padre, per quello a fatto a tutti loro il patriarcato. ho pensato ai figli maschi che ho sempre sognato di avere, alle figlie femmine, alla madre del cancro che ho sempre voluto essere, che forse non sarò mai, che forse sarò non per creature uscite dal mio grembo ma per chissà chi altro ancora. 

ho pensato che devo regalare libri di bell hooks a tutti quelli che conosco. a partire da mio fratello.  





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