giovedì 2 gennaio 2014

i woke up in a kitchen saying how the hell did this shit happen.

è il secondo giorno del 2014, il che ci indica che sono sopravvissuta ad un altro anno. l'ultimo del mio piano cinquennale, pensato nel giro di un'ora il giorno del mio ventesimo compleanno, in un paesino dell'islanda orientale. non ho idea di dove sarò tra un anno, di cosa starò facendo. forse sarò su questo medesimo letto con il medesimo cane giallo ai miei piedi, ma anche in quel caso è probabile che non sarò esattamente la stessa persona.

un anno fa, ero in partenza per la tasmania con mio fratello, e mi si era giustamente bloccata la schiena. ero nel mezzo di un'estate australiana, lunga e dolorosa. ancora non lo sapevo, ma il secondo semestre del mio anno agli antipodi si sarebbe rivelato estremamente positivo, ma non particolarmente facile (perchè le cose facili sono noiose e noi preferiamo i drammoni).

quest'anno ho ritrovato l'entusiasmo per le persone a me affini. ho imparato a riconoscere i miei bisogni, a prendermi i miei spazi. credo di essere diventata un'amica migliore. forse una persona migliore. non è stato facile, ovviamente. ci sono stati giorni, a volte settimane, in cui tutto era difficile, in cui avrei preferito evitare, in cui mi sentivo sommersa e non riuscivo a risalire. ma ho imparato a chiedere aiuto, ad avere pazienza, a prendermi cura di me stessa.

la storia ci insegna che la mia natura è ciclica. forse è il mio segno zodiacale, forse è il patrimonio genetico ricevuto in dono da un branco di bipolari, forse è solo la vita. quest'anno appena cominciato mi rappresenta la fine di un ciclo, e l'inizio di un altro a me completamente sconosciuto. fra cinque anni, se l'universo me lo concede, mi starò preparando psicologicamente ad affrontare gli ultimi mesi dei miei vent'anni. il passato e il futuro sono sempre in continuo dialogo, la me stessa di cinque anni fa e la me stessa prossima ai trent'anni si incontrano in questo letto, una di loro ancora non sa del cane giallo che dorme ai suoi piedi, l'altra sa cose che non mi è nemmeno dato immaginare.

la giovanna del momento ascolta beyonce on repeat perchè si è un pò rotta le balle dei cantanti folk tristoni. la sua stanza è un bordello è tra dieci giorni tornerà in scozia e cambierà casa per la sesta volta in quattro anni. non sa cosa fare da grande e ha un pò paura di bloccarsi, di fallire, di rimanere sola, di non farcela. pensa alle cose perdute quest'anno, alle cose che cambiano sempre e comunque e non c'è modo di fermare il tempo.

 la nostalgica vita di un cancro ascendente bilancia. che però ha pianeti in leone, in gemelli, in capricorno, e quindi stringerà i denti, si farà coraggio ed andrà avanti per la sua strada, lasciando che l'universo faccia quello che deve fare.

che beyoncè mi dia la forza.







1 commento:

  1. la mia me stessa di 11 (ahia) anni fa si ritrova molto nella te di adesso, se potessi tornare indietro mi imporrei di vivere di più, di viaggiare di più e di avere molta meno paura, perché alla fine non ci succederà niente di grave. e la carriera no non importa, importa avere relazioni profonde con un numero di persone adatto a te e importa trovare una casa e una famiglia, entrambi in senso strettamente metaforico (e anche no)

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