domenica 2 giugno 2013

bachelorette

è domenica sera, nei prossimi dieci giorni devo scrivere quattro essays per un totale di 10000 parole nei prossimi. tra una settimana il mio pseudo amante del momento partirà alla volta della nuova zelanda, dove lo attende la sua partner svedese amanda, che da un mese a questa parte se la ride pensando alla mia monogamia fallimentare mentre lei si scopa il mondo con grazia e leggiadria. magari per la storia deciderò di lasciarle la mia amatissima vintage bike rossa e bianca, che alla fine dei conti è stato il mio amore australiano principale.

ma magari anche no.

oltre alla mia amata bicicletta lascerò un sacco di potenziali buone cose su questo continente, che mi ha tolto una volta per tutte quelle poche certezze che credevo di avere, dandomi in cambio una conoscenza basilare ed approssimativa di varie politiche radicali e qualche critica post-strutturalista.

però ho i capelli blu, quindi almeno la mia tredicenne interiore è soddisfatta dall'esito delle cose.

voglio un tatuaggio prima di andarmene, e altri mille nel mio futuro prossimo.

voglio capire cosa vorrei fare da grande, voglio aprire la mia vita all'universo e lasciare che faccia di me quello che ritiene piu' opportuno.

voglio innamorarmi, ricambiata, di qualcuno, qualcosa, qualche luogo o anche solo un'idea, una canzone, un libro, un film.

dopo aver trascorso gli ultimi mesi in una realtà insulare dove judith butler è una di noi e se non sei queer puoi anche fare a meno di uscire la sera, che tanto non rimorchi, sarà interessante tornare nella mia isola natia, che durante la mia assenza non ha mai smesso di colare a picco.

un giorno moriro', moriremo tutti, il che metterà fine alla mia crisi esistenziale cronica.
fino ad allora, questa è la mia vita, io non l'ho capita, figurati se tu fai meglio.

si, ho appena citato ligabue in senso strettamente non ironico.

g..

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