giovedì 10 settembre 2009

un rantolo nella notte

ebbene, questo blog, non che lo legga nessuno, ma tanto vale fare un pò la parte, si chiama l'arte del toppare.
perchè si, insomma, questo so fare io nella vita, toppare.
e voi forse direte, giustamente anche, tutti toppano, hai vent'anni, eccheccos'è, un pò di sano mal du vivre che non si scrive così, un pò di character building che invece si scrive proprio così, non ha mai ucciso nessuno.
e c'avete ragione, c'avete, perchè infatti, nonostante tutto, dopo circa vent'anni e due mesi di genuino, costruttivo toppare, sono viva e vegeta, non bevo non fumo non mangio carne rossa sto attenta ai latticini sono parecchio rigida per quanto riguarda il sesso sicuro (le due volte all'anno che capita) sono uscita dal classico col novanta ho dato quasi tutti gli esami (statistica no, eccheccazzo, statistica no, però l'ho provato tre volte) sono bravissima a dare consigli saggi alle amiche e anche a me stessa (se poi qualcuno li seguisse, i miei consigli) raccolgo una quantità sufficente di stima ed affetto dal mondo che mi circonda e blah blah blah non me la passo troppo male, considerato che c'è la crisi e tutto.

e infatti mi complico la vita.
perchè se non ci pensassi io, a complicarmela, lei rimarrebbe sempre uguale, priva di stimoli, piatta, umida e grigioazzurra.
e a me non va, perchè io l'ho capito presto, a circa cinque anni, che tutto sommato mi era andata male, ero inequivocabilmente una personcina sensibile, e gli altri sembravano sempre funzionare diversamente e, diciamolo, meglio di me.
poi grazie a dio ho imparato a leggere, e ho capito che di gente che si sente così c'è n'è davvero tanta, e casualmente mentre la maggior parte della popolazione mondiale mi suscita sensazioni poco piacevoli, i perdenti, gli esclusi, quelli con gli occhiali e le famiglie sfigate e gli amici improbabili e le situazioni bizzarre e i vestiti sbagliati per ogni occasione e le battute che non fanno ridere e gli amori che definire impossibili è riduttivo, si insomma, i miei simili, mi piacevano.
e poi ho iniziato ad ascoltare tanta ma tanta musica e ho capito che anche quelli li erano perdenti e per questo motivo capivo anche più del necessario quello di cui stavano parlando.

e bo, io posso anche fingere di non essere così, ma la verità è che sono nata cancro ascendente bilancia luna in scorpione, da una coppia di ex sessantottini, e mio padre è bipolare e mia madre è ebrea quindi ricca nonchè incasinata, e la mia vita, per quanto bizzarra e inconcludente, mi ha anche dato, nel suo piccolo, un mucchio di soddisfazioni.

questo per dire che non ho la minima idea di come andrà a finire, non dico alla fine fine ma anche solo tra un mese o un anno o cose così, ma se è per questo ho anche ben poca comprensione per quello che mi è successo fin qui, sul perchè e il per come e il trallallà, per non parlare del presente, che poi è l'unico tempo sensato, se non fosse che il senso al momento mi sfugge.

quindi spero che la sensazione di aver per lo meno compreso a grandi linea i tratti fondamentali che definiscono la mia persona, quelli buoni quelli cattivi e i tanti mediocri, tra i quali spicca una indefinitezza di fondo che è un pò la colla che tiene insieme il tutto.
la vedo un pò come un quadro di pollock, ma non uno di quelli scuri e opprimenti.

oh bè, in qualche modo ne usciremo vivi, anzi no, ne usciremo proprio morti, mi sa.
miss g. presa male e proud of it

1 commento:

  1. ma no ma no!!
    a 20 anni ci si chiede cosa si vuole e di conseguenza guardiamo le persone intornoa a noi. ma la verità è che nessuno riesce a fare o diventare ciò che vorrebbe...
    io sono + del parere OGGI SONO COSI, DOMANI CHISSà!!

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