domenica 20 settembre 2009

la coperta è moderatamente tiepida, l'estate è finita, buona notte, questa notte è per te

e quindi l'estate è finita.

certo, fa ancora un caldo boia, ma essendo ormai quasi autunno ci si porta sempre dietro un maglione che non si sa mai.
e si, in effetti ancora mi sveglio alle undici e mezzo dopo essere andata a dormire alle due, ma questa abitudine estiva dovrà presto vedersela con una brusca interruzione.

l'estate è finita oggi, perchè ho scritto la parola the end sulla moleskine gialla che per due mesi e mezzo ha raccolto emozioni, cazzate, sogni, delusioni, polaroid, disegni, fumetti, canzoni, un pò di sano sesso, droga e rock and roll e tanto altro.

l'estate è finita oggi alle 15.48, quando il mio amico gage, conosciuto appena una settimana fa ma sembrano mille anni, è salito su un treno al binario uno della stazione di isola immobile.

mi piace pensare che l'estate sia salita anche lei su quel treno, lasciandomi con un abbraccio stritolatore la certezza, inebriante come un bicchiere di prosecco consumato davanti al mare al tramonto, che l'amicizia arriva quando meno te lo aspetti, e ti ricorda che il mondo è un posto meraviglioso anche quando fuori piove che sembra arrivato il momento di costruire un'arca e chiamare gli animali a coppie (magari questa volta ci dimentichiamo le zanzare), perchè tanto tu sei sotto le coperte in compagnia di ben tre esseri umani con i quali potresti trovarti in un isola deserta ed essere felice e beato, una volta risolto il problema cibo.

mi piace vivere così, so che non potrà durare ancora molto, ma finchè la barca va, io la lascio andare e dio me ne scampi se mi viene in mente di remare.

poi arriverà il momento anche per noi di pagare le tasse, il mutuo, l'assicurazione dell'auto, e chissà cos'altro.
ma al momento voglio credere che forse c'è anche un'alternativa, che forse il mio posto esiste, un posto per il mio povero io interiore che fino ad ora ha vissuto in esilio da qualche parte tra la seconda vertebra inferiore e il rene sinistro possa finalmente vedere la luce e fare le cose che ha sempre voluto fare.
voglio credere che per quanto io senta la necessità di cambiare, di diventare una persona migliore, non è detto che io debba smettere di essere me stessa. e di fare quello che mi piace. come mi piace. con chi mi piace.

se ci pensi, non è strana l'idea che siamo dentro dei corpi?
e che il latte che beviamo in realtà sarebbe destinato ad un vitellino?

miss G.G.G.
domani è il primo giorno della sua vita, oppure oggi era l'ultimo.
una delle due, vedremo più avanti quale.

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