venerdì 15 maggio 2009

tipica situazione di stallo tardoadolescenziale

vi scrivo dall'incantevole città dei libri.
vi scrivo è un termine un tantino ottimista, dato che questo povero, povero blog nei suoi seppur pochi mesi di vita non ha riscosso alcuna forma di successo, il che mi deprime assai.
ma in questo preciso istante tutto mi deprime assai.

oggi ho partecipato a un seminario su "lavorare nell'ambito delle relazioni internazionali" ed ho scoperto ciò che temevo di scoprire: a me non me ne potrebbe infischiare di meno, di lavorare all'onu o al parlamento europeo.
ma proprio niente.
e le ong più le guardo più mi sembrano cattoliche, e più guardo dentro me stessa più dubito della mia capacità di adattamento e più guardo la bigger picture più sento un'incontenibile nausea impadronirsi del mio corpo e della mia mente.


detto ciò, ho realizzato che non mi piace la città dove ho volontariamente scelto di vivere, detesto cordialmente il corso di studi da me intrapreso, la mia famiglia naturale riesce a portarmi all'esaurimento nervoso dopo circa tre giorni di convivenza, i miei amici, che dovrebbero in teoria essere un'oasi di pace e serenità nella giungla del mondo, sono un argomento che definirei come minimo spinoso.
in più il ragazzo che mi sono fatta piacere perché oggettivamente era troppo tempo che non mi piaceva qualcuno in questo momento sta passeggiando per le vie di questa città (che dista sei ore e mezza da dove abito io) con la sua ex ragazza, con la quale sta chiarendo.

ecco, se il verbo chiarire in questo momento fosse un entità tangibile io mi ci scaglierei contro e sfogherei su di esso tutte le mie frustrazioni.
le quali, avrete ormai compreso, sono MOLTE.

questo è un momento di stallo, c'è poco da dire.
l'oroscopo di internazionale mi ha paragonata ad un libro di aritmetica che ama i problemi, ma io più che altro mi sento come quando in prima media, il giorno prima delle vacanze di natale, la mia prof. di mate (si chiamava radicchio, il suo giustamente ex marito rosso) mi chiamò alla lavagna e svelò all'intera classe la mia totale incapacità di portare a termine una semplicissima divisione.

ecco, non so davvero se qualcuno sia mai capitato su questo blog o se in realtà anche questa paginetta sia una proiezione inesistente costruita dalla mia mente, ma se qualcuno di particolarmente saggio, o che semplicemente sia uscito vivo dalla sua personale tardo adolescenza, volesse lasciarmi un messaggino di incoraggiamento.

ecco, io apprezzerei immensamente.

g. sull'orlo di una crisi di nervi

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