lunedì 25 maggio 2009

arriverà anche per noi il momento di uscire la sera

e quindi niente.
periodo assurdo in cui mi rendo conto che abbandonate le mille seghe mentali della mia adolescenza ora se tendo l'orecchio posso sentire il rumore del mio cervello che non fa altro che aderire alle pareti del cranio.
niente dolore, niente pensieri assurdi, la maggior parte delle volte, niente di niente.
è come se avendo quasi afferrato la fugacità della vita e l'impotenza della mie azioni sul destino, io abbia rinunciato a provare dei sentimenti.
non mi sento male, non mi sento bene, semplicemente non mi sento.
e non è come ai tempi in cui non riuscivo ad entrare in contatto con le persone, anzi, è l'esatto opposto.
all'epoca non riuscivo a zittire le voci che rielaboravano ogni singolo particolare nella mia testa, ora anche davanti alle più grandi lezioni di vita la mia testa tace e acconsente.
in realtà, credo che quest'estate passerà veloce e non passerà mai, e che l'anno prossimo può prendere molte diverse dimensioni, ma probabilmente sarà una versione spossata e annichilita dell'anno precedente.
avrei bisogno di una svolta, di luoghi nuovi, persone nuove, qualche emozione intensa.
sono sicura che arriveranno anche loro.
ecco, non mi sento male perchè non ho paura del silenzio, anzi, me lo godo prima di dimenticarmi come ci si sente a vivere attimo dopo attimo, senza ancore e appigli.
ci si sente strani, un pò vuoti, un pò in bilico.
però non è necessariamente una brutta sensazione.
anzi.

miss g.
confused as always

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