sabato 17 ottobre 2009

Prima settimana- Daniel Johnston and lucid dreams

A parte il fatto che ho la forfora e la mia pelle ha deciso che questo mondo è troppo gelido e crudele per un tipo sensibile come lei ed ha quindi commesso harakiri, direi che il morale è medio alto e la salute, generalmente parlando, finora regge.
Dopo giorni di diluvio universale, oggi fuori splende il sole, un pallido sole invernale, che però il suo sporco lavoro di infondere ottimismo all'umanità, c'è poco da dire, lo fa.
Questa settimana ho scoperto che l'uomo della mia vita è un cinquantenne americano bruttissimo e bipolare che risponde al nome di Daniel Johnston.
Del resto Il mio subconscio sta chiaramente attraversando un momento difficile, e ogni notte ci tiene a farmelo presente allietandomi con una serie di sogni lucidi quanto inquietanti.
Qualche giorno fa ho sognato che mio padre scappava con una troietta con i capelli biondo paglia, ma il sogno di stanotte non lo batte nessuno.
Ero in America, in una squallida stanzetta della famigerata scuola ebraica, e seduti intorno a me c'erano gli odiosi seniors e, qui viene il bello, Kris.
Per tutta la lezione io continuavo a pensare "che bello, c'è Kris qui accanto", però facevo finta di nulla e cercavo di comunicare con gli altri, che come del resto accadeva nella vita reale, mi guardavano come se fossi scema.
Dopodichè io e Kris usciamo insieme dall'aula e all'improvviso siamo da qualche parte in Italia, forse a Isola immobile ora che ci penso, e lui mi abbraccia ed è contento di vedermi.
Fin qui tutto bene; certo la trama del sogno è sconclusionata e priva di senso compiuto, però tutto sommato non fa del male a nessuno.
Poi però arriva la parte in cui ci sediamo, e qui siamo proprio a Isola immobile, su quei gradini che poi erano lo scenario abituale dei miei patetici incontri sedicenni con Matteo, quello con la fessura tra gli incisivi così ampia che ci sarebbe potuto scorrere il Rio delle Amazzonii.
A questo punto Kris, guardando per terra mi dice che ha incontrato un'altra e vuole interrompere la nostra relazione.

Ecco, vi prego di osservare un minuto di silenzio per questa poveretta che nella sua vita non ha mai fatto nulla di veramente malefico, eppure adesso ha vent'anni, vive in una cittadina nel nord ovest di un paesedellest e nel gelo della notte esteuropea sogna di essere scaricata da un tizio americano con gli occhi verdi che non l'ha mai, e qui insisterei sul mai, nemmeno lontanamente caricata.
Della serie, caro subconscio, so benissimo a che gioco stai giocando, e immagino pure che ti starai divertendo un sacco.
Dai, ti starai dicendo, questa deficente ha già la forfora e un'acne persistente, vive immersa in questo sconsolato paesaggio est europeo e passa le sue giornate ad ascoltare musica low-fi altamente depressiva e mangiare musli imbevuto nel latte di soia, perchè non cercare di affondare una volta per tutte il fragile galeone della sua esistenza? In fondo è veramente un gioco da ragazzi: anche un orfanello rumeno disadattato di otto anni sarebbe in grado di dare forma alle paranoie che abitano la scatola cranica di questa cretina.
Ma io, caro subconscio, non sono stupida come sembro e ho deciso molto tempo fa di non lasciare mai, e anche qui insisterei sul mai, che tu prenda il sopravvento sulla mia vita riducendola a un infinito fiume di lacrime e autocommiserazione.
Anche se sono la prima ad ammettere che la mia vita sentimentale al momento versi in condizioni disastrose così come riconosco molto bene il fatto che la disfunzionalità della mia famiglia e delle mie relazioni amicali sta infondendo, come del resto ha sempre fatto, tante sensazioni spiacevoli nella mia povera anima, sono anche la prima a dire che questo è solo un periodo poco luminoso, che eventualmente passerà.
Del resto bisogna ricordare che l'estate che ha preceduto questo assonnato autunno dell'est è stata, contro ogni aspettativa, assolutamente fantastica e la primavera che seguirà questo inverno che al momento si prospetta freddo e doloroso, ha tutte le carte in regola per risultare quanto meno simpatica.

Quindi ora sono qui, in terra straniera, ho la forfora e la pelle del mio viso assomiglia al calderone di amelia la strega che ammalia, le mie notti sono turbate da fastidiosi sogni in 3D, ma non lascerò che queste cose mi buttino giù e cercherò di attaccare post it immaginari con su scritte frasi positive ed incoraggianti sulle pareti del mio cranio.
Perchè tutto sommato sono davvero convinta che andrà tutto bene, in the end.

G.G.G.
Prima

1 commento:

  1. Hai un modo di scrivere eccezionale, si riesce a leggere in un modo incredibilmente veloce, è chiaro e rimane facilmente impresso nella memoria (positivamente intendo)! Complimenti :)
    "Fan della bella scrittura"

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