mercoledì 6 giugno 2012

how does it feel

certe cose non cambiano mai, come ad esempio la facilità con la quale gli studenti di architettura barbuti e incamiciati che popolano questa mia natale isola mi facciano innamorare di loro e dei loro mocassini. questi giorni veloci, oh cosi' veloci che mi passano tra le dita e che presto finiranno in un aereo sopra dieci cento mille oceani, but for now we are young let us lay in the sun and count every beautiful thing we can see, come ad esempio le orecchie morbide del cane di nome papaya e il riflesso dei canali di questa mia natale isola visto con gli occhi di dieci cento mille bicchieri di vino sfuso versato da bottiglie di acqua guizza. metto su this charming man e ho improvvisamente voglia di vivere, di prendere un treno domani mattina per una città del nord ovest di questo mio natale paese e incontrare la mia amica g. che ha passato gli ultimi sei mesi in vietnam. poi c'è mia madre sempre di corsa tra cose di donne e cose ebraiche, c'è mio padre sempre in cucina o in salotto o a letto, c'è mio fratello che quando aveva 8 anni si è rotto tutti i denti sbattendo contro una sedia. c'è quella stupida idea che se fossi magra come nel 2009, se non avessi i brufoli, se mi tagliassi i capelli, se li facessi crescere, se mi depilassi le ascelle piu' spesso, se avessi studiato architettura anche io, ma in realtà no, lo sappiamo tutti che no. e non mi comprerò un iphone, almeno non adesso, e non porterò la mia olympus analogica al festival di domani, non fingerò di essere qualcosa che non sono, anzi si, lo farò quel tanto che basta per uscire di casa senza avere un attacco di panico. tanto il problema è che parlo troppo oppure sto zitta, e ho i capelli sempre sporchi e non c'è nemmeno il sole quindi niente spiaggia e niente pace nel mondo nemmeno per oggi. sperando che qualcuno mi ospiti in australia, sperando che la mia pelle si rimetta a posto e che nessuno dei miei cari si dia alle droghe pesanti.

e per la nostra rubrica un tuffo nel passato con miss g., l'ultima volta avevo 17 anni appena compiuti e suonavano gli strokes e finii a limonare col ragazzo piu' bello del locale e stavo per andare in america e love will tear us apart, again ma noi continueremo a lasciare indifferente la popolazione universitaria cool, attirando invece casi umani come mosche al miele.

e wes anderson ha studiato architettura come se la cosa dovesse sorprendermi in alcun modo. 

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