gli afterhours, ah gli afterhours. mi ero dimenticata quanto gli afterhours si sposino bene con il post break up. ah, quanti ricordi. ah.
vivere male, prima o poi ti fa male.
alla fine ieri sera tutte quelle cose che ho scritto nell'ultimo post non mi hanno fatto dormire la notte. e so che l'ho già detto, ma questa cosa del non dormire la notte non va per niente bene. sembra quasi voler confermare il fatto che io forse non sto tanto bene, che finchè era un concetto immaginario senza conseguenze psicofisiche tangibili poteva anche starci, ma se inizio a dimagrire e a non dormire e a spendere soldi che potrei destinare allo shopping sfrenato in terapia, allora no, cazzo, non è piu' tanto divertente questa storia del male di vivere.
e sapete perchè scrivo queste cose qui sull'interweb invece che su una moleskine che fa molto vintage? perchè l'altro giorno ne ho riletta una e, minchia, tutto quello che scrivo è una copertura della mia stessa infelicità. ogni singola riga mi appare ancora piu' dolorosa di quanto in effetti sia, e non per le cose che dice, ma per quelle che cerca di non dire. per risparmiare ad un pubblico immaginario quanto miserabile sia la mia privilegiata esistenza di giovane donna medio borghese. per risparmiare alla me stessa del futuro o alla me stessa del presente la verità sulla sua stessa fottuta vita.
questo non è quello che vorrei per me.
io per me vorrei solo dormire la notte, ed essere magari un pò felice di quello che ho. e magari avere un pò meno cose e piu' persone o piu' meglio persone.
ma la verità è che la gente sta male.
io, di sicuro, al momento, sto male.
martedì 25 ottobre 2011
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