sabato 14 dicembre 2013

I always eat ice cream at endings

Fuori diluvia, la playlist di rookie si chiama hopelessly devoted to you e la mia coinquilina incinta è in ospedale perchè ha delle perdite sospette. L'anno  2013 sta per finire, e a me le fini fanno venire voglia di scrivere, che se no esco matta e non è bello da vedere.

Ieri sera mi sono trovata, per la prima volta da quando sono tornata in questa landa desolata, in una stanza piena di persone vecchie e nuove. La primissima persona con cui ho fatto amicizia era li, e anche se è stato triste constatare che la nostra amicizia non è mai decollata, è stato bello vedere che i nostri capelli sono cresciuti e le nostre cerchie amicali si sono interconnesse.

C'era un gruppo di ragazzette carinissime inglesi, americane, svedesi, tutte molto graziose e simpatiche, che vivono quel momento pericolante tra la fine dell'università e l'inizio di quello che viene dopo, e si tengono per mano e fanno gli sleepovers e i viaggi in autostop, insieme. Mi hanno ovviamente fatto venire una nostalgia incredibile per le mie amiche australiane, italiane, tedesche, con le quali mi tengo per mano, faccio sleepovers, e viaggi in autostop. O almeno, ho fatto queste cose in passati piu' o meno recenti. Anche il loro gruppo è stato sparso per il mondo, e presto lo sarà nuovamente, quindi in realtà lo so che non dovrei dare retta ai miei feels di inferiorità.

Poi c'era il mio ex, che per strani motivi frequenta il gruppo di ragazzette sopra citato. Il mio ex che è piu' magro di quanto ricordavo, indossa pile alle feste, ha i capelli grigi e ragazze procaci vestite anni 50 che ci provano con lui, perchè la storia ci insegna che il disagio viene spesso confuso per sex appeal. Il mio ex che è bilancia ascendente toro, come la mia migliore amica del liceo, e ha la venere in scorpione, come mia madre, e marte in leone, come me. Il mio ex che mi si siede vicino mentre coccolo dei ratti, e fa battute sulla loro relazione abusiva.

Qualcuno dice: "non ho mai sentito nessuno definire giocosa una relazione abusive".
Io rispondo: "bè, si vede che non conosci il mio ex. questa conversazione è diventata triggering quindi ora me ne andrò dalla stanza in maniera piu' drammatica del previsto".

Forse io e il mio ex dovremmo andare a fare terapia di coppia e parlare dei nostri feels usando pupazzi per rappresentare le nostre emozioni. Forse è cosa buona e giusta che non ci rivolgiamo la parola, e che io esca dalla stanza quando lui inizia a parlare di relazioni abusive. Forse preferirei non dovere mai piu' in vita mia condividere una stanza con lui.

Per il momento ringrazio il cielo per il gelato al cioccolato che ho trovato in freezer quando sono tornata a casa alle tre, e per l'esistenza dei ratti domestici.




giovedì 5 dicembre 2013

il drinking game dell'inverno 2013

per una volta non scrivo in sindrome premestruale o sopraffatta da eventi epocali (lols), ma semplicemente un giovedi' sera di inizio dicembre, con una tesi assolutamente non finita da consegnare fra sei giorni e mezzo (inserire panico e paura e mal di testa da fine del mondo). chiaramente ho mentito e anche questa volta scrivo perchè sotto stress come mai nella vita.

quella stessa vita che al momento è strana e sincronica al massimo, ma ormai ho letto abbastanza social theory per sapere che non è (solo) colpa della mia luna in scorpione ma anche di fenomeni piu' complessi che, da bravi studenti fuffa che la social theory non la capiscono davvero ma fanno finta with a little help from wikipedia, possiamo raggruppare sotto un termine umbrella: modernità fluida. perchè io cerco di scappare dalla sociologia da quando a nove anni i miei mi portarono a una conferenza intitolata "anarchici ed ebrei", il cui poster con il faccione di marx rimase appeso alla mia cucina per piu' di una decade, ma lei mi raggiunge sempre. maledetta.

ieri, per dire, ho ricevuto una lettera con fumetti disegnati per me e pietre simboliche, dalla persona coi capelli rossi e le tragedie irlandesi che ha una cotta per me. ieri ho anche limonato come una tredicenne al primo appuntamento (mi dicono, io a tredici anni, come si puo' intuire, non limonavo) con qualcuno che potrebbe benissimo trovare questo blog in qualsiasi momento (un saluto a casa), perchè appunto, modernità fluida. si, quelle stesse due persone che ho conosciuto lo stesso giorno piu' di due mesi fa.

io lo so che alla fine (che è sempre piu' vicina) mi ritroverò con una laurea fuffa e un biglietto di sola andata per la mia isola natia, senza la vaga traccia di relazioni vincolanti o prospettive concrete per il futuro. lo so che alla fine sono solo l'ennesima donna bianca ebrea borghese con un tema natale infelice (se state giocando il drinking game della mia vita, buttate giu' quella tazza di herbal tea alla lavanda) e una personalità myers briggs INFP (dove I sta per infelice N per non ce la puoi fare F per fattene una ragione e P sta per probblemi, molti probblemi). però al momento vorrei solo rallentare tutto e seguire ogni strada laterale invece di rimanere bloccata nel traffico delle mie emozioni (altro shot di herbal tea per il picco metaforico appena raggiunto).

potrei anche parlare dell'altro ieri, ma visto che sarebbe al di fuori dall'ambito della mia vita sentimentale mi risulta difficile parlarne. perchè questo in realtà è un sex blog in cui non si fa sesso. e non ho nemmeno la scusa di essere mormona.

magari fossi mormona! (shottino)