mercoledì 5 dicembre 2012

giusto per

dall'altra parte del mondo, in questo preciso momento, mia madre e mio fratello si stanno preparando a partire per il viaggio aereo piu' lungo delle loro piu' o meno giovani vite. quando mi sveglierò domani mattina, tra le otto e le dieci, loro saranno seduti vicini in un aereo di una compagnia araba a caso, e se tutto va bene, quando mi sveglierò dopodomani mattina loro saranno già qui. poi non so cosa farò, cosa faremo, ma qualcosa mi verrà in mente, suppongo.

per il momento mi godo gli ultimi momenti di solitudine che mi rimangono. non ne ho avuta molta, di solitudine, ultimamente. e non perchè io mi sia trovata un amante o degli amici. (ecco, mi è passata la voglia di scrivere, basta poco di questi tempi).

ho voglia di dolci e cioccolato e cibo in generale, nonostante le quattro cupcakes vegane e gluten free al cioccolato che mi ha cucinato la mia amica l. oggi pomeriggio. devo prenotare dei biglietti aerei per dei viaggi che intendo fare a gennaio e a febbraio, ma il mio oroscopo continua a dirmi che i miei piani non dureranno e se ci penso mi viene l'ansia, all'idea di fare autostop da sola in nuova zelanda.

sono nel bel mezzo di quest'anno australiano, ormai. il mio italiano scricchiola e la mia pancia mi fa un pò male, se ci penso. negli ultimi mesi mi sono abituata alla vita qui, sono andata a scuola in bicicletta ogni singolo giorno, ho finalmente iniziato a farmi degli amici, ho camminato e corso lungo al fiume qui vicino un numero infinito di volte e ho speso moltissimi dobloni nel negozio biologico del quartiere. ho lasciato questa città per la prima volta due settimane fa, ho dormito in tenda abbastanza volte da abituarmi alla dura vita del campeggio. ho visitato una miniera di carbone e mi sono abbronzata le braccia, anche se oggi c'erano undici gradi (sabato ne sono previsti trentasette).

mi sa che è giunta l'ora di alzarsi dal letto e fare uno spuntino di mezzanotte.